Canto notturno del Viandante

“La poetica del viandante” si fa “Canto notturno”, l'individualità diventa coralità in un gioco visivo di rimandi, omaggi e citazioni, con la pittura a fare da punto di contatto tra gli autori coinvolti in questo progetto. Sì, di pittura si tratta, viva e vibrante, di segno, gesto, colore, immagine, che, nel solco della tradizione ma lontana dalla retorica, si fa voce, pensiero, riflessione.

Pur nella diversità del fare, è una pittura che non ha paura di mostrarsi, libera dal dato reale, equilibrata nella casualità, che guarda sì alla storia del passato, ma che riesce ad andare oltre i confini, fisici e mentali. E' fatta di meditazioni che si accavallano, si sedimentano ed esplodono in una lirismo che qui diventa motivo, ritmo, energia, che si rinnova tra distanze e differenze e, nel dialogo e nel confronto, ha ragione di esistere.

 

Cristina Feresin

 

 

ALLESTIMENTO